Biografia
Ferdinando Capobianco ha iniziato a dipingere nel 1975, partecipando da subito a mostre collettive in Europa e prime personali nella Milano di fine anni ’70. Con la sua pittura: “Problematiche spaziali” ha riscosso subito consensi di pubblico e critici. Hanno scritto di lui la poetessa e critico Annamauro, F. Santamato, T. Altier, O. Panaro, prof.ssa M. de Mola, prof. A Carbonara. Nei 25 anni dedicati alla pittura, Capobianco ha coltivato e sviluppato il “sogno” di navigare nello spazio con la sua navicella floreale: “Navigando nello spazio” messaggio augurale di pace e speranza di incontrare, un giorno, i nostri simili nell’universo. Nel 3° millennio l’uomo si prepara a esplorare il cosmo più profondo, oltre l’immaginario. La nuova tematica “Buio cosmico” vuole appunto immaginare questo “momento magico” dove l’uomo perderà ogni riferimento visivo con il pianeta madre, dove sarà immerso nel buio più profondo, nel silenzio planetario, nella paura dell’incognito, nella speranza e nella gioia di trovare se stesso, nella libertà sempre di essere.MOSTRE2011 Personale Galleria Laestrygonia-Formia2010 Biennale Torino2010 Artexpo “La vela d’oro” Cesenatico2010 Palma D’oro – Cannes2006 Personale – Galleria 01 – Barletta2007 Personale – Università Foggia2004 ExpoArte – Padova2001/2 ExpoArte – Bari2003 Personale – Tim Cafè – BariBIBLIOGRAFIA (essenziale)Catalogo ufficiale d’arte contemporaneaArte mercato internazionaleBolaffi arteArt-LeaderRepertorio D’arte contemporanea 1993Arte Italiana del novecentoArte moderna n° 39 2003Annuario COMED 2003Expo Arte arte moderna e contemporanea 2001-2 BariArte e collezionismo 2011BOE’ arte 2010 e 2011
CRITICA
Tracciature cosmiche. Sentieri nascosti di mondi ignoti. Taciti sussurri di universi paralleli. La pittura di Ferdinando Capobianco è tutto questo. Attraverso una segnica molto ricercata e una cromia eccellente, Capobianco ripercorre attraverso la sua mente, per poi riportare su tela, un lungo viaggio. Un viaggio che ha per protagonista la bellezza del cosmo. Nebulose, pianeti, onde, albe danzano armonicamente lungo la tela. A rompere questo equilibrio troviamo però i buchi cosmici dipinti dall’artista. L’Arte in Capobianco si trasforma in libera manifestazione del proprio pensiero. Un pensiero sicuramente non legato alla banalità del vivere quotidiano. Un pensiero che assapora il cosmo. Un pensiero che con forza riemerge dalla profondità degli abissi. Si giunge così ad una forte dicotomia che vede la luce combattere contro il buio delle tenebre. In una battaglia eterna che condurrà noi tutti, a vivere, magari in quel pianeta verde narrato visivamente dal Maestro.
Dott. Salvatore Russo
Opere